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Ferita abbandono


LA FERITA DA ABBANDONO

La ferita da abbandono si ha quando i genitori lasciano solo, a volte loro malgrado, il bambino nel momento in cui lui si trova ad affrontare esperienze impegnative, negandogli il loro appoggio e sostegno. Alcuni genitori pensano che in questo modo il bambino si fortifichi ed impari più velocemente ad affrontare la vita mentre, in realtà, si creano più insicurezze e più paure. E’ quando un bambino o ragazzo “si sente abbandonato a se stesso”.

Quando un bambino affronta una nuova esperienza è giusto che la affronti con i propri mezzi, anche se inadeguati, purché a fianco ci sia un genitore pronto a sorreggerlo e a consigliargli come superare le difficoltà: il modo corretto per aiutare un bambino a crescere è quello di aiutarlo a fare da solo, facendo sentire la propria presenza ed essendo pronti, come genitori, a sostenerlo se sbaglia, consolandolo e motivandolo quando necessario.

E’ ferita da abbandono quando due genitori si separano e al bambino o al ragazzo vengono a mancare appoggio e sostegno che prima aveva dal genitore che ha lasciato la casa. La ferita da abbandono riguarda anche i bambini che appena nati vengono messi in incubatrice. Questo perché il subconscio registra la mancata presenza della mamma quindi manca la sicurezza, l’affetto e l’amore: i bambini, cioè, vivono la paura. Inconsciamente, in futuro, eviteranno di vivere situazioni che gli facciano rivivere quella sofferenza: eviteranno di essere soli nell’affrontare la vita.

Viene vissuta la ferita da abbandono quando un bambino è sgridato ingiustamente da un genitore e l’altro non interviene per moderare o riportare la discussione nei giusti toni o in difesa del bambino. Un lutto importante come la perdita di un genitore o di un nonno, quando si è bambini o adolescenti, diventa sicuramente ferita da abbandono perché come persona dovrà affrontare la vita senza quell’ appoggio, in casi meno drammatici, è sufficiente non aiutare i figli a fare i compiti, non seguirli nelle imprese sportive o artistiche, non aiutarli ad inserirsi in ambienti nuovi per farli sentire abbandonati a sé stessi. Disinteressarsi dell’ambiente scolastico, maestri e professori ma richiedere un buon rendimento farà sentire abbandonati i loro figli. Potremmo vivere questa ferita in età adulta per un lutto o quando si è lasciati dal partner anche se non è mai stata vissuta da bambini o ragazzi.

DA ADULTO

Eviterà la solitudine per non risvegliare la ferita registrata nel subconscio. Preferirà trovarsi un socio in un’avventura imprenditoriale per evitare di affrontare qualcosa che non conosce perché ha bisogno del sostegno che è mancato nel momento della ferita. Trovarsi ad aprire un’attività senza soci può dare risultati disastrosi economicamente, perché verrà vissuta con paura e non con ottimismo, considerando che la ferita da abbandono porta sempre con sé scarsa autostima.
L’idea di affrontare situazioni sconosciute procura timore o paura, come affrontare la solitudine. Eviterà in tutti i modi di affrontare esperienze in solitudine: il partner diventa colui che colma questa paura che rimane però latente, anche a costo di basare il rapporto sul bisogno di non rivivere l’abbandono piuttosto che sull’amore. Sono frequenti i casi in cui la persona che soffre di Ferita di Abbandono fatica a vivere appieno la relazione, a lasciarsi andare, sempre per la paura di essere abbandonato di nuovo quindi rivivere la ferita. Sono frequenti gelosia, possessività, dipendenza affettiva. L’idea di una vecchiaia in solitudine diventa una delle più grandi paure.
Nonostante possa essere stato un bambino molto amato, la ferita da abbandono farà sì che la persona abbia comunque sempre bisogno di un legame solido come se fosse carente di amore: in realtà ha paura di rimanere solo ed è terrorizzato all’idea di essere abbandonato, lasciato. Nei casi più gravi questo porta a sopportare qualsiasi atteggiamento del partner: tradimenti, violenze, soprusi.
La persona adulta farà di tutto per rimanere lontano dall’ipotesi di essere abbandonato, e questo condiziona tutte le sue scelte. E’ meglio avere un socio o qualcuno alle spalle che possa dare sicurezza e sostegno. E’ la persona che si martirizza per paura di essere abbandonata dal partner o che, nel caso di malattia di un genitore, se ne occupa fino a dimenticare sé stessa, fino allo sfinimento. Può avere paure infondate che, pur sapendo essere infondate, sono vissute come reali. Il timore e la paura sono i sentimenti dominanti di chi vive la ferita da abbandono.

• Insicurezza
• Paura di essere giudicati
• Paura di essere abbandonati dal partner, soci, amici ecc
• Sottomessi nelle relazioni
• Mancanza di ottimismo
• Dipendenza affettiva
• Paure infondate
• Predisposto a subire
• Raramente sfogano la rabbia
• Poco espansivi
• Si tengono tutto dentro
• Scarso senso del divertimento
• Scarsa stima di sé
• Gelosia

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Romina Zucchi trainer certificato Dharmalife

Enrico Prandi originatore del metodo Dharmalife

Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella.(Albert Einstein)